Il 730 precompilato è un servizio online che permette ai singoli cittadini di gestire in maniera del tutto autonoma e automatica la propria dichiarazione dei redditi.
La nascita del servizio 730 precompilato
Era il 2015 quando venne introdotto in via sperimentale il servizio di 730 precompilato che consiste nella raccolta ed elaborazione dei dati, da parte del fisco.
Il contribuente deve solamente verificare e confermare; una vera e propria rivoluzione rispetto al passato dato che era sempre successo il contrario ovvero che fosse il cittadino a doversi preoccupare di comunicare i propri redditi e le spese detraibili e\o deducibili.
Il sito INPS
Molte persone, ancora oggi, cercano la funzione “730 precompilato INPS” sui motori di ricerca anche se il servizio è erogato dal sito dell’agenzia delle entrate.
Ad onore del vero, sul sito dell’ente previdenziale è presente una pagina pubblicata per la prima volta nel 2017 che racconta in poche righe cos’è il servizio online del 730 precompilato e reindirizza l’utente in possesso dell’identità digitale (SPID, CNS, CIE) direttamente al servizio richiesto.
Le date
La scadenza entro cui l’agenzia delle entrate deve rendere disponibile la dichiarazione precompilata è fissata al 30 aprile di ogni anno dal decreto legislativo sulla semplificazione fiscale numero 175 del 21 novembre 2014 .
Nel 2023, vista la coincidenza del 30 aprile con la domenica, la dichiarazione precompilata è stata resa disponibile dal tardo pomeriggio del 2 maggio per il solo accesso ai dati.
È stato poi necessario attendere l’11 maggio per poter accettare o modificare i dati esistenti ed inviare il tutto all’agenzia delle entrate tramite l’applicazione web.
La scadenza della dichiarazione precompilata è fissata al giorno 2 ottobre se si sceglie il modello 730 mentre per l’invio del modello Redditi c’è tempo fino al 30 novembre. Per tutte le altre scadenze si rimanda alla pagina dedicata sul sito dell’agenzia delle entrate.
La presentazione
Per presentare la dichiarazione in pochi semplici click, è necessario innanzitutto verificare i dati presenti, compreso il sostituto di imposta, ovvero il datore di lavoro del contribuente che erogherà materialmente l’eventuale rimborso.
Sarà inoltre possibile specificare la destinazione dell’IRPEF nella misura del famoso 8 per mille ma anche del 5 per mille e del 2 per mille.
Come accennato poc’anzi, è possibile accettare i dati esistenti senza alcuna modifica oppure andare a modificare o integrare le spese già presenti nella dichiarazione precompilata.
Chi accetta i dati senza alcuna modifica non sarà sottoposto ad alcun controllo da parte dell’agenzia delle entrate, come previsto dall’articolo 5 del decreto legislativo sopra citato.
Oneri deducibili, detraibili e rimborsi
Sia per il contribuente che per i familiari a carico è possibile inserire ulteriori dati rispetto a quelli già presenti nella dichiarazione precompilata se si ritiene che alcune spese effettuate risultino mancanti.
Ma quali sono le spese detraibili? Vediamo alcuni esempi:
- Mediche e veterinarie
- Bonus edilizi (110, ristrutturazione, energetico, ecc.)
- Erogazioni liberali ad associazioni benefiche
- Mutui e affitti
- Trasporto pubblico e assicurazioni
Spese deducibili del 730 precompilato
- Contributi volontari ai fondi pensione
- Contributi assistenziali o previdenziali (riscatto anni di laurea, gestione separata, ecc.)
- Assegni corrisposti all’ex moglie
Possibili problemi
Il 730 precompilato potrebbe risultare “non liquidabile” in mancanza di alcuni dati.
Solitamente questo tipo di problema è facilmente risolvibile attraverso la funzione “modifica 730”.
Nel messaggio viene anche indicata la sezione con i dati mancanti come ad esempio “completare il quadro B”.
Chi invece si accorge di un errore dopo aver inviato il 730, può annullare la dichiarazione fino al 17 maggio.
Dopo questa data sarà necessario trasmettere il modello Redditi correttivo entro il 30 novembre oppure recarsi ad un CAF o ad un professionista per presentare il 730 integrativo entro il 25 ottobre.