Nel marzo 2024 l’Unione Europea ha approvato l’AI Act, il primo regolamento al mondo interamente dedicato all’intelligenza artificiale. Questo provvedimento è destinato a cambiare radicalmente il modo in cui l’IA viene sviluppata, distribuita e utilizzata nel mercato europeo. Vediamo insieme cos’è l’AI Act, quando entrerà in vigore e cosa comporta per aziende e cittadini.
Cos’è l’AI Act
L’AI Act è un regolamento pensato per garantire che l’intelligenza artificiale venga sviluppata e utilizzata nel rispetto dei diritti fondamentali, della sicurezza e dei valori europei. Un primo passo storico verso una regolamentazione chiara e condivisa dell’IA che potrebbe diventare uno standard a livello globale.
Quando entra in vigore l’AI Act
Il regolamento è entrato ufficialmente in vigore il 1° agosto 2024, ma la sua applicazione sarà graduale:
- 2 febbraio 2025: vietati i sistemi di IA a rischio inaccettabile
- 2 agosto 2025: obblighi per i fornitori di modelli generici di IA (GPAI)
- 2 agosto 2026: piena applicazione della maggior parte delle regole
- 2 agosto 2027: norme specifiche per i sistemi ad alto rischio integrati in prodotti regolamentati
Come funziona: approccio basato sul rischio
L’AI Act classifica i sistemi di intelligenza artificiale secondo il livello di rischio che comportano:
- Rischio inaccettabile: tecnologie vietate (es. manipolazione comportamentale, sorveglianza di massa)
- Alto rischio: obblighi stringenti per settori sensibili come salute, giustizia, istruzione e sicurezza
- Rischio limitato: obbligo di trasparenza (es. chatbot che devono dichiararsi come tali)
- Rischio minimo: nessuna restrizione particolare (es. filtri antispam, giochi con IA)
Cosa cambia per le aziende
Le imprese che sviluppano o utilizzano sistemi di IA devono:
- Valutare la categoria di rischio dei propri sistemi
- Adeguarsi agli obblighi previsti (documentazione, valutazione di conformità, ecc.)
- Garantire trasparenza e sicurezza nei prodotti e servizi basati su IA
In caso di mancato rispetto delle regole, le sanzioni possono arrivare fino a 35 milioni di euro o al 7% del fatturato globale.
Cosa cambia per i cittadini
Per gli utenti finali, l’AI Act rappresenta una maggiore tutela dei propri diritti:
- Maggiore trasparenza nell’interazione con sistemi di IA
- Protezione da pratiche scorrette o manipolative
- Possibilità di presentare reclami e richiedere informazioni sul funzionamento dei sistemi
Conclusioni
L’AI Act segna una svolta epocale per l’Europa e per tutto il settore dell’intelligenza artificiale. Con un approccio basato sul rischio, mira a garantire innovazione responsabile e tutela dei diritti fondamentali. Le aziende devono prepararsi fin da ora, mentre i cittadini potranno contare su maggiori garanzie nella loro interazione quotidiana con l’IA. Prossimamente ci occuperemo dei rischi dell’intelligenza artificiale nell’ambito del rapporto di lavoro.