La Legge n. 203 del 17 dicembre 2024, nota come “Collegato Lavoro 2025”, è entrata in vigore il 12 gennaio 2025, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 28 dicembre. Questo provvedimento porta con sé importanti novità in tema di salute e sicurezza sul lavoro, con impatti significativi per aziende e lavoratori, in particolare nel settore della vigilanza privata e nei contesti operativi più delicati.
Lavoro in locali interrati e semi-interrati: cosa cambia
Uno dei punti più rilevanti della nuova legge riguarda l’articolo 65 del Decreto Legislativo 81/08, che disciplina il lavoro nei locali sotterranei e semi-sotterranei, come caveau, sale conta, metropolitane e presidi fissi.
Con le nuove modifiche:
- Non è più richiesta la motivazione tecnica straordinaria per lavorare in questi ambienti.
- È stata semplificata la procedura autorizzativa, unificando il processo amministrativo.
- L’Ispettorato Nazionale del Lavoro sostituisce le ASL nel rilascio del giudizio di idoneità.
Le aziende, previa comunicazione via PEC e documentazione adeguata, possono iniziare l’attività trascorsi 30 giorni dalla notifica, salvo richieste di integrazione.
Questa novità punta a sburocratizzare l’accesso a contesti di lavoro che, pur delicati, sono ormai consuetudine per molte realtà operative.
Visita medica preventiva preassuntiva: più flessibilità, stessi obblighi
La visita medica preassuntiva, affidata al medico competente, resta obbligatoria per valutare l’idoneità del lavoratore. Tuttavia, ora il medico può tenere conto di esami già effettuati, presenti nella cartella sanitaria e di rischio del lavoratore, evitando ripetizioni inutili.
Attenzione: anche se il lavoratore anticipa le spese per questi esami, l’azienda è tenuta a rimborsarle interamente.
Rientro dopo lunga malattia: la visita medica non è sempre obbligatoria
In caso di assenza per malattia superiore a 60 giorni consecutivi, la visita medica per il rientro è necessaria solo se ritenuta opportuna dal medico competente. Se non lo è, il medico dovrà comunque rilasciare un giudizio di idoneità alla mansione.
Resta però un vuoto normativo: non è specificato entro quanto tempo questa visita (o giudizio) debba avvenire. Questo può causare problemi nella gestione delle ferie o portare i lavoratori “in rosso” con i giorni disponibili. Una lacuna che i contratti integrativi territoriali dovranno colmare, visto che nel rinnovo del CCNL non è stata affrontata.
Formazione continua per i medici competenti: scatta il controllo del Ministero
Il Ministero della Salute controllerà periodicamente, tramite l’anagrafe dei crediti formativi, che i medici competenti partecipino effettivamente al programma di Educazione Continua in Medicina (ECM). La mancata formazione può portare all’esclusione dall’elenco nazionale dei medici competenti.
Questo obbligo rafforza la necessità di un aggiornamento professionale costante, per garantire la massima tutela della salute dei lavoratori.
Conclusione
Il Collegato Lavoro 2025 introduce misure concrete per semplificare la normativa, migliorare la sicurezza e rendere più efficiente l’organizzazione del lavoro. Una riforma che, se ben applicata, potrà portare benefici tanto ai datori di lavoro quanto ai lavoratori.