CONGEDO PARENTALE GODUTO DI DOMENICA
L’ispettorato Nazionale del Lavoro interpellato dall’Ispettorato Territoriale di Modena sui congedi parentali utilizzati di domenica si è espresso chiarendo nella Circolare numero 1116 del 2020 che:
“per i lavoratori turnisti per cui la domenica è normale giornata lavorativa il congedo parentale goduto in tale giornata deve essere normalmente retribuito.”
Quanto viene pagato il congedo parentale?
In base al Testo Unico nro 151 del 2001 all’articolo 34 comma 1 stabilisce che:
“fino al dodicesimo anno di vita del figlio, a ciascun genitore lavoratore spetta per tre mesi, non trasferibili, un’indennità pari al 30 per cento della retribuzione”
Pertanto il lavoratore che ne ha diritto può richiedere con un preavviso di 5 giorni il congedo parentale, al datore di lavoro dovrà fornire copia della richiesta, e verrà retribuito nella misura del 30% della normale retribuzione.
Cosa ci dice esattamente la circolare dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro?
Ci precisa che il lavoratore o la lavoratrice che si astiene dall’attività lavorativa per godere del congedo parentale ha diritto all’indennizzo del 30% della retribuzione per quelle giornate in cui è previsto svolgimento dell’attività. Tutte le giornate, anche quelle festive e domenicali.
L’attività lavorativa prestata nella giornata domenicale generalmente prevede una maggiorazione che può variare in base ai contratti collettivi nazionali di lavoro.
Naturalmente se il lavoratore decide di fare richiesta e utilizzare un congedo parentale nella giornata domenicale, verrà presa in considerazione per l’indennizzo di tale giornata solo la retribuzione ordinaria al netto di qualsiasi tipo di maggiorazione.
Riepilogando, come da Circolare 1116 del 2020 dell’Ispettorato: “l’indennizzo è dovuto tutte le volte in cui, sulla base della turnazione, è programmata la prestazione lavorativa, anche quando la stessa sia dunque prevista nella giornata domenicale.” Pertanto il datore di lavoro non potrà evitare di anticipare in busta paga l’importo dovuto e ogni tipo di comportamento diverso da quanto esposto nella Circolare sarebbe di fatto una violazione del diritto del lavoratore.
Giorgia Costantino