Il 26 febbraio 2025 si è tenuto un importante incontro al Ministero dell’Interno per discutere della sicurezza nel trasporto valori. L’incontro fa seguito a quello che si è tenuto il 9 ottobre 2024, che era stato convocato a seguito di diverse rapine ai furgoni blindati e, in particolare, per l’assalto al caveau della Mondialpol-Vedetta2 a Sassari, oltre ai frequenti attacchi sulla tratta pugliese.
All’incontro hanno partecipato i sindacati UGL, CGIL, CISL e UIL, insieme ai funzionari del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Le discussioni si sono svolte in tavoli separati tra sindacati e associazioni delle aziende, per garantire una valutazione completa delle diverse prospettive.
Richieste dei Sindacati
I sindacati hanno chiesto una revisione del DM 269/10, che regolamenta il servizio di trasporto valori, in particolare per quanto riguarda il numero di unità negli equipaggi e le tecnologie di sicurezza. È stato evidenziato come la tecnologia, pur avendo ridotto il numero di unità richieste, non sia sufficiente a minimizzare i rischi per gli addetti.
La UGL ha inoltre proposto di:
- Consentire l’uso delle corsie preferenziali per i mezzi di trasporto valori.
- Dotare gli obiettivi dei servizi di apposite piazzole di scarico.
- Introdurre lampeggianti blu per i mezzi di trasporto valori.
- Rivedere il DM 269/10 per creare una sezione dedicata al trasporto valori extraurbano, con requisiti più stringenti per la blindatura e la tecnologia dei mezzi.
- Uniformare a livello nazionale il deposito del Regolamento di Servizio degli Istituti di vigilanza, evitando disparità tra le province.
Interventi del Ministero
Il Ministero dell’Interno ha mostrato apertura alle richieste dei sindacati e si è impegnato a valutare le proposte. In particolare, è stata indicata la volontà di implementare la dotazione di armi lunghe, rendendole obbligatorie.
Conclusioni
L’incontro si è concluso con l’impegno da parte di tutti i partecipanti a formalizzare le richieste in documenti specifici. Le questioni più complesse saranno approfondite dalla Commissione Consultiva Centrale del Ministero dell’Interno.