Il Reddito di Libertà è un contributo economico istituito per sostenere le donne vittime di violenza, con o senza figli, che sono seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali. Questo sostegno mira a favorire l’autonomia abitativa e personale delle beneficiarie, nonché a supportare il percorso scolastico e formativo dei figli minori.
Importo e durata del contributo
Il Reddito di Libertà prevede un importo di 500 euro mensili per ciascuna beneficiaria, erogato in un’unica soluzione per un periodo massimo di 12 mesi. È importante sottolineare che questo contributo è compatibile con altri strumenti di sostegno, come l’Assegno di Inclusione.
Presentazione della domanda: regime transitorio
Con l’entrata in vigore del decreto interministeriale del 2 dicembre 2024, a partire dal 4 marzo 2025, è stato previsto un regime transitorio per la ripresentazione delle domande non accolte in precedenza a causa dell’insufficienza di budget. Le interessate possono ripresentare la domanda all’INPS tramite i Comuni dal 5 marzo al 18 aprile 2025. Queste domande avranno priorità rispetto alle nuove richieste.
Procedura per la ripresentazione delle domande
I Comuni devono accedere al servizio online “Prestazioni sociali dei comuni” sul sito dell’INPS, dove è presente una sezione dedicata all’acquisizione delle domande per il Reddito di Libertà. In questa area, è possibile visualizzare le domande precedentemente non accolte per insufficienza di budget e ripresentarle dopo aver verificato la sussistenza dei requisiti necessari.
Presentazione delle nuove domande
Terminato il periodo transitorio, le nuove domande potranno essere presentate utilizzando il modulo SR208 – Domanda Reddito di Libertà. Anche in questo caso, la domanda deve essere inoltrata tramite il Comune di residenza della richiedente.
Attestazioni richieste
Per la corretta presentazione della domanda, sono necessarie due attestazioni:
- Attestazione del servizio sociale: deve certificare lo stato di bisogno ordinario o straordinario e urgente della richiedente.
- Dichiarazione del centro antiviolenza: il legale rappresentante del centro deve attestare il percorso di emancipazione e autonomia intrapreso dalla donna.
Queste attestazioni sono fondamentali per comprovare la situazione della richiedente e l’effettivo percorso di uscita dalla violenza.
Compatibilità con altre misure di sostegno
Ribadiamo che il Reddito di Libertà è compatibile con altri strumenti di sostegno al reddito, come l’Assegno di Inclusione, permettendo alle beneficiarie di accedere contemporaneamente a più forme di supporto economico.
Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, è possibile consultare la circolare INPS n. 54 del 5 marzo 2025 e la sezione dedicata al Reddito di Libertà sul sito ufficiale dell’INPS.